La Sentenza del Giudice di Pace di Sessa Aurunca n. 1052\17 ha aperto nuove prospettive sul risarcimento del danno per inadempimento contrattuale da parte dell’Enel nei confronti dei propri utenti. Ciò nel caso in cui si verifichino sovratensioni che vadano a danneggiare la apparecchiature elettroniche o strumentazioni digitali. In passato spesso la società dell’Energia Elettrica riusciva spesso ad evitare le condanne, presupponendo che esistevano i requisiti di Gestione della Qualità della manutenzione, di esonero delle responsabilità previste dal contratto di fornitura e di avviso dell’interruzione di energia elettrica.
Con questa Sentenza, l’Avv. Alberto Verrengia ha puntato sulla dimostrazione che tale esonero non esclude l’imputabilità quando sussiste la palese evidenza di una disfuzione della rete elettrica. Nel caso di specie, esistevano le clausole di esonero ed anche l’avviso di interruzione elettrica con appositi manifestini. Però, tali requisiti non hanno escluso a priori la possibilità che si possano verificare sovratensioni al momento del riattacco della fornitura. Nella causa in oggetto, un importante locale di ristorazione aveva subito il danneggiamento di quasi tutti gli elettrodomestici. Alla richiesta del risarcimento del danno, l’Enel aveva risposto di non essere responsabile dell’evento dannoso, citando le clausole di esonero e i requisiti di Gestione della Qualità della manutenzione.
In corso di causa, è stato dimostrato, invece, che il danno si è realizzato a causa della mancata protezione ed isolamento della messa a terra del Neutro locale e la precarietà del dispersore e che, pertanto, la responsabilità era in capo alla società convenuta che ha dovuto risarcire tutti i danni per inadempimento contrattuale ex art 1228 c.c.
Una sentenza utile e che apre prospettive sulla qualità per la mancata protezione ed isolamento della messa a terra.