Rottamazione Quater: taglio delle Cartelle dal 2000 al 2022 – Avv. Alberto Verrengia

Ottima opportunità per i cittadini italiani per abbattere i debiti con lo Stato. In queste ore, entra ufficialmente in vigore la cosiddetta “Rottamazione Quater” varata con la ultima Legge di Bilancio 2023.

Un provvedimento favorevole per i contribuenti e che riguarda un ampio periodo debitorio che va dal 01 Gennaio 2000 al 30 Giugno 2022.

Cosa comporta tale nuova Rottamazione e per quali debiti?

Si permette al cittadino di poter pagare il proprio debito originario senza l’aggravio delle sanzioni, interessi ed aggio che determinano l’aumento esponenziale della cartellla esattoriale.

Per le contravvenzioni (multe stradali) è possibile, invece, abbattere gli interessi.

Il periodo di ben 22 anni è certamente la novità più risaltante di questo provvedimento a favore dei contribuenti in difficoltà.

Ecco i carichi debitori verso l’Agenzia di Riscossione (ex Equitalia) inclusi in tale agevolazione:

  1. Cartelle esattoriali non ancora notificate.
  2. Debiti interessati da provvedimenti di rateizzazione o sospensione.
  3. Debiti già coinvolti nelle precedenti rottamazioni, ma non saldati per tardivo o insufficiente versamento delle rate.
  4. carichi-debiti previdenziali di diritto privato (con apposito provvedimento e con trasmissione entro il 31\01\2023 all’Agenzia delle Entrate e pubblicazione sul sito internet).

Sono esclusi dalla Rottamazione Quater:

  1. Le somme incassate come aiuti statali.
  2. I debiti derivanti d condanne della Corte dei Conti.
  3. Ammende, sanzioni e multe penali a seguito di condanna.
  4. Risorse proprie tradzionali della UE ed IVA per importazione.
  5. Importi gestiti da Enti di ficalità locale e territoriale di riscossione.
  6. Carichi previdenziali che non rientrano nei requisiti sopraelencati.

La tempistica.

La richiesta di adesione alla Rottamazione Quater è aperta sino al 30 Aprile 2023

Le modalità di pagamento:

La nuova normativa concede due possibilità per saldare le cartelle.

  1. In una unica soluzione entro il 31 luglio 2023 (ricordiamo senza aggravio sugli importi originari)
  2. 18 rate in 5 anni. In quest’ultimo caso le prime due, di importo pari al 10 per cento delle somme dovute in totale, sono in scadenza il 31 luglio e il 30 novembre 2023.

A coloro che presenteranno la richiesta di definizione agevolata, Agenzia delle entrate-Riscossione invierà entro il 30 giugno 2023 la comunicazione con l’esito della domanda, l’ammontare delle somme dovute ai fini della definizione e i bollettini di pagamento in base al piano di rate scelto in fase di adesione.

La domanda è presentabile in modalità telematica utilizzando l’apposito servizio sul sito dell’Agenzia entro il 30 aprile 2023. A diposizione due modalità alternative, con o senza credenziali d’accesso all’area riservata.

Lo Studio Legale Verrengia è disponibile ad ogni chiarimento.

Finanziamento “Resto al Sud”: contributi per Giovani Imprenditori del meridione (50% a fondo perduto)

Tutto pronto per il Bando denominato “Resto al Sud ” introdotto dal Decreto Legge 20 giugno 2017, n. 91 che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali giovanili in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria).

Il Contributo è destinato a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni.

I requisiti

–    Abbiano la residenza in: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia (da mantenere per tutta la durata del finanziamento così come la sede legale ed operativa dell’impresa e della società)

–    Non risultino già titolari di attività di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017

–    Non siano stati beneficiari, nell’ultimo triennio, di ulteriori agevolazioni a livello nazionale a favore dell’autoimprenditorialità

–    Risultino  già  costituiti  successivamente  alla  data  del  21  giugno  2017  o  si costituiscano entro 60 giorni dalla data di concessione del finanziamento

–    Non abbiano un contratto di lavoro a tempo indeterminato presso un altro soggetto (per tutta la durata del finanziamento), a pena di decadenza del provvedimento di concessione

–    (Per i liberi professionisti): non risultino titolari di partita IVA, nei dodici mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni

–    Impresa individuale o società anche cooperativa i cui soci abbiano i requisiti per almeno i due terzi (i soci privi di requisiti non devono avere rapporti di parentela con alcuno degli altri soggetti)

 Sono finanziabili

  • le attività di produzione industriale, artigianale, le attività di servizi e professionali, il commercio.

 Sono escluse

  • le attività agricole (ad eccezione della pesca e acquacoltura)
  • riparazione di autoveicoli e motocicli (ad eccezione dei codici attività

45.20 e 45.40.3)

  • attività immobiliari (ad eccezione del codice attività 68.20)

–    I progetti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione e dopo la costituzione della società

–    La realizzazione dei progetti deve essere ultimata entro ventiquattro mesi dal provvedimento di concessione

TIPOLOGIA DI FINANZIAMENTO

–    Per le società ciascun soggetto richiedente riceve un finanziamento fino ad un

massimo di 50.000 euro ciascuno con un tetto di 200.000 euro complessivi

–    Per le ditte individuali l’importo massimo del finanziamento è di 60.000 euro.

–    Oltre  al  finanziamento  è  previsto  un  bonus  di  15.000  euro  per  le  ditte individuali e di 10.000 euro per ciascun socio di società (fino a esaurimento fondi)

–    Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili ed è così articolato:

– 50% a fondo perduto

– 50% finanziamento bancario a tasso zero (garantito all’80% dal fondo di garanzia per le piccole e medie imprese), da restituire entro 8 anni dalla concessione del finanziamento (le rate semestrali posticipate di pari importo partono dopo 24 mesi di preammortamento; dunque, durano 6 anni)

–    Sono ammissibili le seguenti spese (al netto dell’I.v.a.)

– Opere edili relative a interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria (nel limite massimo del 30% del programma di spesa)

– Macchinari,  impianti  ed  attrezzature  nuovi  di  fabbrica,  programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione (TIC)

– Spese di gestione (capitale circolante), nella misura massima del 20% del programma di spesa, per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, eventuali canoni di leasing, maturati entro il termine di ultimazione del progetto imprenditoriale, acquisizione di garanzie assicurative funzionali all’attività finanziata

Non sono ammissibili le seguenti spese

– beni acquisiti in leasing

– beni di proprietà di uno o più soci del soggetto beneficiario e dei relativi coniugi ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado

– effettuate mediante il cosiddetto “contratto chiavi in mano”

– relative a commesse interne, progettazione, consulenze e stipendi

– relative a macchinari, impianti e attrezzature usati

– notarili,  imposte,  tasse,  relative  all’acquisto  di  automezzi,  fatta eccezione per quelli strettamente necessari

– di importo unitario inferiore a euro 500,00

EROGAZIONE DELLE AGEVOLAZIONI

50% FINANZIAMENTO BANCARIO

–    In caso di esito positivo della valutazione, al fine di ottenere il Finanziamento bancario, il Soggetto richiedente è tenuto a presentare alla Banca copia della “Comunicazione di ammissione”.

–    La Banca si impegna a concludere la propria istruttoria di merito di credito entro 45 giorni dalla richiesta del Finanziamento bancario

–    Una volta deliberato il Finanziamento bancario, la Banca rilascia al Soggetto richiedente la “Comunicazione di esito di delibera” per attestare ad Invitalia l’avvenuta concessione del Finanziamento bancario. Questo   documento attestante l’avvenuta concessione del finanziamento bancario al soggetto beneficiario da parte della banca finanziatrice deve pervenire al soggetto gestore (invitalia) entro 180 giorni dalla ricezione della comunicazione di esito positivo della valutazione, pena la decadenza della domanda

–    Invitalia si impegna a comunicare alla Banca il Provvedimento di concessione, controfirmato dal Soggetto beneficiario, entro 30 giorni dalla data di ricezione della “Comunicazione di esito di delibera”

–    Il finanziamento bancario viene erogato dalla banca su un conto dedicato

50% CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO

-ACCONTO-

–    L’erogazione  del  contributo  a  fondo  perduto  avviene  sul  conto  corrente dedicato su richiesta del soggetto beneficiario entro 30 giorni dalla richiesta mediante presentazione di stati avanzamento lavori (SAL) in numero non superiore a due. La prima richiesta di erogazione del contributo a fondo perduto può avvenire soltanto successivamente all’avvenuta erogazione del finanziamento bancario e deve riguardare almeno il cinquanta per cento del programma di spesa ed avviene mediante la presentazione di

– documenti di spesa di pari valore anche non quietanzati

– una  dichiarazione  attestante  la  presenza  dei  beni  presso  l’unità produttiva

– documentazione attestante la disponibilità dei locali idonei all’attività garantita per un periodo pari almeno alla durata del finanziamento agevolato

– avanzamento contabile del programma d’investimento

– documentazione attestante l’avvenuta erogazione del finanziamento bancario

-SALDO-

–    La richiesta di erogazione del contributo a fondo perduto relativa al SAL a saldo deve essere presentata entro tre mesi dalla data di ultimazione del programma di spesa. Il mancato rispetto del predetto termine comporta la revoca dell’agevolazione. L’erogazione avviene entro 60 giorni dalla richiesta

–    oltre alla documentazione di cui all’acconto occorre presentare

– la  documentazione  attestante  l’evidenza  dei  pagamenti  di  tutte  le spese relative al programma di spesa, i pagamenti dei titoli di spesa oggetto del programma di spesa, devono essere effettuati esclusivamente utilizzando il conto corrente dedicato alla realizzazione del programma, attraverso bonifici, carte di debito e di credito, ricevute bancarie, assegni bancari non trasferibili comprovati da microfilmatura

– l’autocertificazione   attestante   il   possesso   di   licenze,   permessi, autorizzazioni, abilitazioni e l’espletamento degli adempimenti previsti per il regolare svolgimento dell’attività.

–    L’erogazione  del  saldo  del  contributo  a  fondo  perduto  è  in  ogni  caso subordinata all’esito positivo del sopralluogo di monitoraggio degli investimenti realizzati e delle spese sostenute di cui al programma di spesa

SINTESI TEMPISTICA E TERMINI ESSENZIALI

–    i termini essenziali (A PENA DI REVOCA) di cui tenere conto sono i seguenti

  • La realizzazione dei progetti deve essere ultimata entro 24 mesi dal provvedimento di concessione
  • la     documentazione     attestante     l’avvenuta     concessione     del finanziamento bancario deve pervenire al Soggetto gestore entro 180 giorni
  • la  richiesta  di  saldo  del  contributo  a  fondo  perduto  (e  relativa documentazione) deve essere presentata entro 3 mesi dalla data di ultimazione del programma di spesa (data dell’ultimo titolo di spesa ammissibile).

Rottamazione 4ter: annullamento cartelle esattoriali fino 5mila €. Ecco cosa accadrà – Avv. Alberto Verrengia

Nel nuovo Decreto Sostegni varato nelle scorse,ore dopo un lungo travaglio, emerge un provvedimento molto interessante che riguarda la sanatoria delle Cartelle Esattoriali. Il successo delle precedenti Rottamazioni, del Saldo e Stralcio e della Pace Fiscale hanno indotto la parte più saggia della maggioranza ad insistere su un nuovo provvedimento anche in relazione alla difficile situazione economica in cui versano i cittadini a causa della Pandemia.

Dunque un colpo di spugna sui 60 milioni di vecchie cartelle fiscali, ma vediamo quali debiti saranno coinvolti in questa nuova rottamazione.

Saranno, dunque, “automaticamente annullati i debiti di importo residuo… fino a 5.000 euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni”. Il periodo di riferimento sarà dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2010 e riguarderà ” le persone fisiche che hanno conseguito nel periodo d’imposta 2019 un reddito imponibile fino a 30 mila euro e le persone giuridiche con un reddito fino a 50 mila €”.

Si prevederà anche un disegno di legge per la riforma della riscossione. Non è ancora chiaro perchè il termine non è stato prolungato sino al 2015 e se ciò avverrà successivamente.

L’intervento sarà automatico.

Lo Studio Legale Verrengia e l’Avv. Alberto Verrengia resteranno a disposizione per ogni chiarimento sulla problematica.

Rate e Mutui: la differenza tra CRIF e Centrale Rischi – Avv. Alberto Verrengia

Durante i momenti di difficoltà economica, nei cittadini cresce la preoccupazione di essere segnalati come “cattivi pagatori”, termine grossolano che intende coloro che vengono inscritti in particolari registri utili alla conoscenza della posizione creditizia e all’affidabilità economica del soggetto in questione.

A ciò si aggiunge la confusione in merito a due diversi archivi di informazioni: il CRIF e la CR (Centrale Rischi).

Le differenze sono le seguenti: la Centrale dei rischi della Banca d’Italia (CR) è una banca dati, ossia un archivio di informazioni, sui debiti di persone fisiche e imprese verso il sistema bancario e finanziario, mentre il CRIF è un SIC (sistema di informazioni creditizie) a carattere privatistico con sede in Bologna.

E’ bene sapere che sono registrati in Centrale Rischi (CR), i finanziamenti (mutui, prestiti personali, aperture di credito, fideiussioni) e le garanzie quando l’importo che il cliente deve restituire supera i 30.000 euro, la cosiddetta “soglia di censimento” e tale soglia si abbassa a 250 euro se il cliente ha gravi difficoltà nel pagare il suo debito, indicato i gergo bancario “in sofferenza“.

Ricordiamo che si può essere iscritti alla Centrale Rischi della Banca d’Italia sia se si ottiene un finanziamento, ma anche se c’è una garanzia dalla banca che autorizza un cosiddetto credito di firma con soglia di censimento sempre pari ad 30.000 euro, come ad esempio con una fideiussione per un familiare che riceve un mutuo.

Il Sistema di informazioni creditizie gestito da CRIF si chiama Eurisc e si tratta di un sistema di tipo sia positivo che negativo, ossia che contiene informazioni sui tutti i finanziamenti richiesti ed erogati a privati e imprese indipendentemente che il rimborso sia stato regolare o meno, pertanto è un archivio sull’evoluzione personale dei propri rapporti creditizi in generale.

L’iscrizione dei dati nel sistema di Crif può avvenire:

  • Nella fase di istruttoria di un nuovo finanziamento, se la banca o la finanziaria intende consultare i tuoi dati per valutare la tua  richiesta;
  • Quando la richiesta di finanziamento viene accolta ed erogato il finanziamento;
  • Anche mensilmente  con i dati relativi all’andamento dei rimborsi;

In definitiva nel Crif, a differenza della centrale rischi di Banca d’Italia, sono riportate anche le semplici richieste di nuovi finanziamenti, soprattutto se non andate a buon fine, oltre alla segnalazione della sofferenza per qualsiasi tipo di importo con differenze relativamente alle rate non pagate ed al tempo di recupero che si ha (uno o due anni) nella cancellazione dall’archivio.

Lo Studio Legale Verrengia ha sempre gestito situazioni di difficoltà creditizie degli assistiti con impegno e dedizione riuscendo spesso a trovare soluzioni ottimali. L’Avv. Alberto Verrengia analizza la posizione creditizia generale del proprio cliente, la situazione debitoria e tutto ciò che è utile a ricercare il miglior percorso per rientrare dalle difficoltà economiche e tornare alla serena normalità.

Vaccino Anticovid: ecco il modulo di consenso da scaricare – Avv. Alberto Verrengia

Ecco disponibile il modulo di consenso per la vaccinazione contro il Covid19. Come si potrà leggere nella nota informativa, si spiega che “il vaccino induce il nostro organismo ad attivare un meccanismo di protezione capace di prevenire l’ingresso nelle nostre cellule del virus responsabile di COVID-19 e di prevenire quindi l’insorgere della malattia“, così come si avverte che il vaccino “potrebbe non proteggere completamente tutti coloro che lo ricevono”, in quanto “l’efficacia stimata dalle sperimentazioni cliniche (dopo due dosi di vaccino) è del 95% e potrebbe essere inferiore in persone con problemi immunitari”.

Ci sono indicazioni anche sulle reazioni avverse (che possono interessare fino a 1 paziente su 10): dolore, arrossamento, gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolori muscolari, brividi, dolori articolari, febbre ed ingrossamento dei linfonodi.

Oltre alle reazioni generiche anche alcune gravi reazioni allergiche in seguito alla somministrazione del vaccino Pfizer-BioNTech COVID-19 durante la vaccinazione di massa, al di fuori degli studi clinici tra cui
• orticaria (protuberanze sulla pelle che sono spesso molto
pruriginose);
• gonfiore del viso, della lingua o della gola;
• respirazione difficoltosa.

Si evidenzia che, ad oggi, la vaccinazione resta l’unica nostra arma disponibile ad oggi per fermare il contagio da Coronavirus.

Giuridicamente è importante leggere la parte informativa. Per i soggetti sottoposti a Tutela o Amministrazione di Sostegno valgono le regole generali del Codice Civile.

Campania, zona Arancione: ecco le regole da seguire – Avv. Alberto Verrengia

Finalmente anche per la Regione Campania si procede ad un allentamento delle misure. Ecco le regole generali stabilite dall’esecutivo per le zone arancioni:

-1) Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio Comune.

– 2) Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Chiusura di musei e mostre.

– 3) Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.

– 4) Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico. Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.

-5) Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi.

Immobili occupati abusivamente: case liberate e proprietari risarciti grazie allo Studio Legale Verrengia.

 

Lo Studio Legale Verrengia è sempre dalla parte dei diritti e delle ragioni dei propri assistiti, con competenza ma anche chiarezza e affidabilità.

Banche: tasso di soglia Anti-usura, la Cassazione dalla parte dei cittadini – Studio Legale Verrengia

Nella eterna lotta tra cittadini e Banche, importante è sicuramente l’ultima presa di posizione della Cassazione Civile Sez. III 17 ottobre 2019 n. 26286.

Viene sancito che nei rapporti bancari, anche gli interessi convenzionali di mora, al pari di quelli corrispettivi, sono soggetti all’applicazione della normativa antiusura, con la conseguenza che, laddove la loro misura oltrepassi il c.d. “tasso soglia” previsto dall’art. 2 della legge 7 marzo 1996, n. 108, si configura la cosiddetta usura c. d. “oggettiva” che determina la nullità della clausola ai sensi dell’art. 1815, secondo comma, cod. civ.

La Sentenza ha ancora evidenziato che. “Non è di ostacolo la circostanza che le istruzioni della Banca d’Italia non prevedano l’inclusione degli interessi di mora nella rilevazione del T.E.G.M. (tasso effettivo globale medio), che costituisce la base sulla quale determinare il “tasso soglia”. Infatti, poiché la Banca d’Italia provvede comunque alla rilevazione della media dei tassi convenzionali di mora (solitamente costituiti da alcuni punti percentuali da aggiungere al tasso corrispettivo), è possibile individuare il “tasso soglia di mora” del semestre di riferimento, applicando a tale valore la maggiorazione prevista dall’art. 2, comma 4, della legge n. 108 del 1996. Tuttavia, resta fermo che, dovendosi procedere ad una valutazione unitaria del saggio di interessi concretamente applicato – senza poter più distinguere, una volta che il cliente è stato costituito in mora, la “parte” corrispettiva da quella moratoria -, al fine di stabilire la misura oltre la quale si configura l’usura oggettiva, il “tasso soglia di mora” deve essere sommato al “tasso soglia” ordinario (analogamente a quanto previsto dalla sentenza delle Sezioni unite n. 16303 del 2018, in tema di commissione di massimo scoperto)”.

Pertanto nella gestione dei rapporti bancari, l’apposizione di una clausola “di salvaguardia” per una l’eventuale fluttuazione del saggio di interessi convenzionale dovrà essere comunque mantenuta entro i limiti del c.d. “tasso soglia” antiusura previsto dall’art. 2, comma 4, della legge n. 108 del 1996. Nessun patto o clausola potrà baipassare tale  divieto legale di pattuire interessi usurari.  Nel caso di opposizione da parte del cliente, sarà la Banca a dover dimostrare di non aver violato tale divieto e tali soglie.

Lo Studio Legale Verrengia, da sempre, accanto ai diritti dei cittadini a più volte incassato importanti successi nella lotta contro le clausole vessatorie.

Pace Fiscale anche per il Bollo Auto: ecco le novità – Studio Legale Verrengia

 

Si spera, da anni, affinchè sia abolita o almeno ridotta l’odiosa tassa sulla proprietà delle autovetture il cosiddetto “Bollo”. Un passo in avanti si è avuto recentemente grazie alla  Sentenza n. 692 del 16 settembre 2019 con cui la Commissione Tributaria delle Marche ha dato ragione ad un contribuente sulla richiesta dell’amministrazione regionale di pagamento di un bollo del 2001.

Dunque, anche i Bolli rientrerebbero nella cosiddetta “pace fiscale“, il provvedimento con cui il precedente governo aveva stabilito il condono delle cartelle di importo inferiore a mille euro. Ricordiamo che tale condono non necessitava di impulso di parte, ma si attivava in autonomia.

Il decreto 119/2018, convertito con modifiche dalla legge n. 136/2018, stabilisce che “I debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore del presente decreto, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010, ancorché riferiti alle cartelle per le quali è già intervenuta la definizione agevolata (la cosiddetta rottamazione) sono automaticamente annullati.

Insomma, le amministrazioni regionali devono procedere, secondo la Sentenza, all’annullamento delle debiti per tasse automobilistiche tra il 2000 ed il 2010.

Lo Studio Legale Verrengia è disponibile ad ogni chiarimento in merito, siamo sempre dalla parte dei cittadini e dei loro diritti.

(Avv. Alberto Verrengia)

https://www.quattroruote.it/news/burocrazia/2019/10/07/bollo_auto_condono_fino_a_1000_euro_dal_2000_al_2010.html

Enel condannata per mancata protezione messa a terra: ecco l’importante sentenza dello Studio Legale Verrengia

La Sentenza del Giudice di Pace di Sessa Aurunca n. 1052\17 ha aperto nuove prospettive sul risarcimento del danno per inadempimento contrattuale da parte dell’Enel nei confronti dei propri utenti. Ciò nel caso in cui si verifichino sovratensioni che vadano a danneggiare la apparecchiature elettroniche o strumentazioni digitali. In passato spesso la società dell’Energia Elettrica riusciva spesso ad evitare le condanne, presupponendo che esistevano i requisiti di Gestione della Qualità della manutenzione, di esonero delle responsabilità previste dal contratto di fornitura e di avviso dell’interruzione di energia elettrica.

Con questa Sentenza, l’Avv. Alberto Verrengia ha puntato sulla dimostrazione che tale esonero non esclude l’imputabilità quando sussiste la palese evidenza di una disfuzione della rete elettrica. Nel caso di specie, esistevano le clausole di esonero ed anche l’avviso di interruzione elettrica con appositi manifestini. Però, tali requisiti non hanno escluso a priori la possibilità che si possano verificare sovratensioni al momento del riattacco della fornitura. Nella causa in oggetto,  un importante locale di ristorazione aveva subito il danneggiamento di quasi tutti gli elettrodomestici. Alla richiesta del risarcimento del danno, l’Enel aveva risposto di non essere responsabile dell’evento dannoso, citando le clausole di esonero e i requisiti di Gestione della Qualità della manutenzione.

In corso di causa, è  stato dimostrato, invece, che il danno si è realizzato a causa della mancata protezione ed isolamento della messa a terra del Neutro locale e la precarietà del dispersore e che, pertanto, la responsabilità era in capo alla società convenuta che ha dovuto risarcire tutti i danni per inadempimento contrattuale ex art 1228 c.c.

Una sentenza utile e che apre prospettive sulla qualità per la mancata protezione ed isolamento della messa a terra.