Tassa sui Rifiuti (TARI): esenzioni e riduzioni

In molti si chiedono esistono o meno esenzioni sulla imposta denominata TARI (ex Tarsu)?

Ricordiamo che la TARI è, infatti, costituita, da un lato, da una componente fissa, attinente al costo del servizio e determinata sulla base della superficie dell’edificio, dall’altro, da una componente invece variabile, proporzionata alla quantità di rifiuti prodotta.

E’ bene ricordare che la quantità di rifiuti prodotta è proporzionale e relativa al numero dei membri che compongono la famiglia; sono escluse, altresì, rimangono le aree condominiali e le aree accessorie o pertinenziali di un immobile tassato.

Esistono dunque esenzioni per la TARI??

1) Locali non adoperabili-usufruibili

Il pagamento della TARI non vale  per i locali o gli spazi che risultano inadoperabili, in quanto incapaci di produrre rifiuti. Essi, però, debbono avere talo requisiti: mancanza di allacciamenti alla rete elettrica, idrica e fognaria; sussistenza di requisiti di inagibilità o inabitabilità.

2) La tassa sui rifiuti non viene pagata anche per le parti del condominio che non vengono utilizzate in forma esclusiva (ad esempio l’androne o le scale).

3) La TARI non viene richiesta per gli spazi che non possono produrre autonomamente spazzatura (cantine, terrazze, balconi e solai).

4)  La TARI si esclude per gli spazi che risultano scoperti, costituenti la pertinenza di un immobile soggetto all’imposta o viceversa a questo accessori, fatta eccezione per gli spazi scoperti operativi.

Esistono esenzioni previste dai Comuni?

Precisiamo, esistono delle possibilità a cui gli Enti posso adeguarsi per forme di esenzione:

1) Possono essere esentati dal pagamento i locali e gli spazi in cui vengono prodotti rifiuti speciali, smaltiti dagli stessi proprietari a proprie spese, rispettando ovviamente le disposizioni vigenti in materia.

2) Possono essere esentati dal pagamento gli immobili in stato di ristrutturazione, per tutto il periodo di tempo in cui non risultano occupati.

3) Possono essere esentati dal pagamento gli immobili interamente in ristrutturazione per un arco temporale di almeno 2 mesi.

4) Possibili esenzioni anche per le aree verdi.

5) Possono essere esentati dal pagamento i locali adibiti a strutture medico- sanitarie, sia pubbliche che private.

6) Possibili esenzioni anche per i locali e gli spazi dedicati ad impianti sportivi, scuole di danza o di ginnastica, anche se però esclusivamente in riferimento alle aree riservate all’esercizio dell’attività sportiva.

Come si effettua la richiesta di esenzione al proprio Comune?

Motivando con apposita richiesta, si protocolla (anche tramite PEC, Raccomandata R|R)  la domanda di esenzione o di riduzione del pagamento dell’imposta, preso il Comune di residenza, ricorrendo ai moduli appositamente messi a disposizione dall’Ente presso il proprio portale web oppure tramite proprio scritto adeguato ai moduli standard.

Riduzioni e sconti per la TARI

Esistono, altresì, forme di riduzione pari al 20% dell’intera imposta, nei seguenti casi:

a) mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti;

b) svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti violando gravemente la normativa di riferimento;

c)  sospensione del servizio di gestione dei rifiuti per cause sindacali o per intoppi organizzativi non prevedibili, cagionanti una circostanza riconosciuta dall’autorità sanitaria come nociva o rischiosa sia per l’ambiente che per le persone.

Abitazione distante dal punto di raccolta

Esiste, invece, il diritto a beneficiare di una  tariffa massima del 40%, rispetto a quella totale, nei casi in cui il punto di raccolta risulta distante dall’area servita.

Altri sconti possibili dei COMUNI.

1) Possono essere previste riduzioni per le abitazioni che hanno un unico occupante.

2) Possono essere previste agevolazioni per le abitazioni che sono occupate da soggetti risiedenti o alloggianti all’estero, per più di 6 mesi all’anno.

3) Possono essere previste riduzioni per le abitazioni riservate ad una fruizione saltuaria, circoscritta o stagionale (vale a dire le cosiddette case vacanza).

4) Possono essere previste agevolazioni per i locali e gli spazi scoperti ad uso ricorrente, anche se stagionale o comunque intermittente;

5) Possono essere previste riduzioni per i fabbricati rurali che hanno uso abitativo.

6) Possono essere previste agevolazioni anche per i locali commerciali registranti un calo di attività motivato dall’inaugurazione di cantieri pubblici.

7) Possono essere previste riduzioni per gli immobili che sono detenuti da Onlus.

8) Possono essere previste riduzioni per i locali di culto.

9) Possibili riduzioni anche per le situazioni in cui emerge un grave disagio per l’utenza.

10) Possono essere previsti sconti per i nuclei familiari disagiati.

untitled

 

Rottamazione cartelle Equitalia: termine sino al 31 Marzo 2017.

La cosiddetta “Rottamazione delle cartelle” giunge alla sua fase finale. L’art. 6 del Decreto Legge n. 193/2016, convertito dalla Legge n. 255 del 1° dicembre 2016 ha disciplinato una normativa che agevola i cittadini in difficoltà.

Ricordiamo che la misura comprende tutti i ruoli riguardanti debiti di natura tributaria, previdenziale e assistenziale dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2016. Vi rientrano anche gli avvisi di accertamento esecutivi e gli avvisi di addebito dell’Inps.

Per poter beneficiare della “rottamazione”, il debitore  dovrà presentare un’apposita domanda entro e non oltre il 31 marzo 2017, attraverso la quale bisognerà indicare il numero di rate di cui ci si vuole avvalere.

Lo Studio Legale Verrengia è disponibile ed organizzato ad ogni consulenza e collaborazione per la presentazione delle domande.

nuova-rateazione-equitalia-2015-640x340