Un protesto è da sempre un elemento penalizzante dei rapporti giuridico economici di un cittadino. Ancor più grave quando lo stesso è illegittimo ed erroneo.
Il protesto è un atto unilaterale di natura pubblica per mezzo del quale si attiva una procedura di tipo “sanzionatorio” che incide negativamente sulla sfera giuridica del debitore. E’ chiaro che il protesto, va ad incidere negativamente sull’immagine, sull’onore e sulla reputazione della persona interessata.
Il presupposto del protesto è una situazione di effettiva inesistenza di fondi a seguito di emissione di titolo di pagamento. Ogni altra motivazione è chiaramente illegittima. Il dovere di una Istituto Bancario e affini è quello di verificare con attenzione la legittimità di tale atto. Inoltre, è pacifico che la pubblicazione di un protesto illegittimo o erroneamente levato determini la responsabilità del pubblico ufficiale o del richiedente e, pertanto una responsabilità che dà adito alla parte danneggiata alle pretese risarcitorie. Il danno si concretizza nella lesione della dignità senza che risulti necessario che si abbia una diminuzione della sfera economica e patrimoniale del sofferto protestato.
La prova di tale lesione potrà avvalersi anche di presunzioni semplici, così come rilevato dalla Cassazione che ha altresì evidenziato che “quale danno reale, deve essere risarcito sia a titolo contrattuale per inadempimento che a titolo extracontrattuale in base alla clausola generale del neminem laedere in modo satisfattivo ed equitativo, se la peculiare figura del danno lo richiede. “
Lo Studio Legale Verrengia è in prima linea accanto ai diritti dei cittadini che hanno subito tale illegittimo danno e ne tutela costantemente le proprie ragioni.