Lo Studio Legale Verrengia sta acquisendo, in anteprima, le competenze giuridiche sulle evoluzioni normative della trasformazione sociale relativamente alle nuove energie. Il mercato delle auto elettriche è in forte espansione, così come la capacità di autoproduzione dell’energia tramite i pannelli solari. Il diritto è la giurisprudenza inseguono con fatica queste rapide trasformazioni. Ora ciò che più interessa è, sicuramente, la mobilità elettrica per auto sia full che plug-in.
Per favorire lo sviluppo di questa mobilità sostenibile e avere “un numero adeguato di punti di ricarica accessibili al pubblico” entro la fine del 2020, il Decreto Legge 257/2016 ha stabilito che gli edifici di nuova costruzione, con almeno 10 unità abitative, debbano essere predisposti per l’installazione di colonnine di ricarica in numero non inferiore al 20% dei posti disponibili. Per gli edifici non residenziali con superficie utile di almeno 500 metri quadri, invece, deve poter essere installata una colonnina per ciascun posto auto.
Il grande interrogativo è, soprattutto, per le unità condominiali che dovranno gestire le strutture di ricarica elettrica attraverso una gestione condivisa. In realtà se si dispone di un box privato e si vuol installare una colonnina per la ricarica del tuo veicolo elettrico si necessita solamente una comunicazione all’amministratore, il quale dovrà solamente accertarsi della regolarità della richiesta e della salvaguardia di tutti i condomini. Più complessa è, invece, la procedura affinchè siano accertate tutte le procedure per la sicurezza, ma su questo si necessita di spiegazioni accurate. Gli interventi negli spazi privati del condominio non necessitano di particolari autorizzazioni e possono essere eseguiti liberamente, purché rispettino norme e requisiti di sicurezza. Dunque, non ci sono grandi problematiche nella installazione di una “colonnina” elettrica privata se si è forniti di spazio proprio. Diverso è se questo spazio è condominiale, ossia in una area comune come un garage, parcheggio sotterraneo o cortile. In questo caso esistono procedure ben più complesse con domande formali, progetti da presentare all’Amministratore e all’Assemblea di Condominio.
L’accoglimento della richiesta necessita maggioranza semplice dei presenti (chiaramente in una assemblea con i millesimi necessari per la validità). Successivamente saranno valutate le suddivisione delle spese di montaggio e manutenzione.
Si apre, però, nel caso di accoglimento della richiesta di installazione condominiale un complesso problema: come verranno gestiti tempi e spazi di utilizzo delle colonnine comuni tra i condomini? Si rischia il sorgere di dispute continue.
Ecco che in questo caso la consulenza giuridica diventa indispensabile così come la istituzione di un apposito regolamento interno. Lo Studio Legale Verrengia e l’Avv. Alberto Verrengia hanno redatto dei regolamenti idonei per la regolamentazione dell’uso di tali punti di rifornimento.
Ricordiamo che nel caso di approvazione con maggioranza semplice, chi è contrario all’installazione delle colonnine per la ricarica di auto elettriche in uno spazio comune dell’edificio è esentato dall’obbligo di contribuire alle spese. Tuttavia potrà sempre cambiare idea, e pagare in maniera retroattiva quanto dovuto, se in futuro deciderà di acquistare un’auto elettrica e la vorrà ricaricare comodamente da casa.
Dunque, l’invito a tutti gli Amministratori di Condominio, prima di avventurarsi nella gestione della condivisione condominiale delle ricariche elettriche, di istituire appositi regolamenti interni di utilizzo. Su questo punto l’avv. Alberto Verrengia potrà illustrare e formulare l’adeguato atto regolamentare per l’immobile condominiale in questione.