Le elezioni parlamentari del prossimo 25 Settembre 2022 sono un snodo importante per nuove innovazioni fiscali e giuridiche per i prossimi mesi ed anni.
Nei programmi di alcune forze politiche torna in prima linea l’intervento sanatoria nei confronti delle Cartelle esattoriali inesigibili o parzialmente esigibili e si parla di nuovo di Pace Fiscale.
Un provvedimento che negli anni scorsi ha dimostrato la sua validità e i suoi effetti benefici sull’economia e sulle famiglie.
E’ opportuno, dunque, prepararsi a questa eventualità, ma prima di tutto vediamo cos’è la Pace Fiscale e le sue applicazioni avvenute nel 2019:
La pace fiscale è stato un progetto ampio e articolato che prevedeva quattro diverse opzioni di chiusura dei debiti e delle cartelle:
- Saldo e stralcio della cartelle per i contribuenti con ISEE fino a 20.000 euro
- rottamazione ter delle cartelle;
- definizione agevolata delle liti tributarie pendenti;
- stralcio totale mini-cartelle fino a 1.000 euro
La Legge di Bilancio 2019 aveva introdotto il saldo e stralcio delle cartelle per i contribuenti in difficoltà economica, una misura che si affiancava alla rottamazione ter e che prevedeva condizioni di gran lunga più vantaggiose per i contribuenti.
Per chi presentava un ISEE di valore non superiore a 20.000 euro, l’importo del debito poteva essere ridotto in maniera significativa
Valore ISEE | Aliquota pagamento saldo e stralcio cartelle |
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Fino a 8.500 euro | 16% delle somme dovuto a titolo di capitale e interessi per ritardata iscrizione a ruolo |
Da 8.500,01 euro a 12.500 euro | 20% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi per ritardata iscrizione a ruolo |
Da 12.500,01 a 20.000 euro | 35% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo |
A tali importi erano da aggiungere, inoltre, le somme maturate a favore dell’Agente della riscossione a titolo di aggio e spese per procedure esecutive e diritti di notifica.
Nelle nuove proposte che alcuni partiti hanno presentato nei loro programmi elettorali, la Pace Fiscale torna con alcun accorgimenti e miglioramenti. Secondo le stime del Fisco, ci sono infatti ancora 100 milioni di cartelle esattoriali corrispondenti a poco più di 1.000 miliardi di euro, che sono un cappio al collo per quindici milioni di contribuenti.
Si punta essenzialmente alla rottamazione delle cartelle di importo ridotto per gli anni 2018-2019, oltre a riaprire i termini del pagamento delle rate delle vecchie rottamazioni per chi non può pagare, e prevedere una nuova rottamazione per le annualità 2018 e 2019. Il denaro incassato andrebbe a finanziare un fondo per la riduzione della pressione discale come previsto nella proposta di legge 2465 firmata da Massimo Bitonci. Proposta che prevede di “estendere la misura della pacificazione fiscale, già realizzata nel 2018 per le persone fisiche, alle imprese in condizioni di difficoltà economica, consentendo loro di regolarizzare le pendenze tributarie con l’Agenzia delle entrate – Riscossione”, come si legge nel testo del programma di alcune liste.
Una forza politica ha poi presentato anche una proposta di legge (2555) che riguarda l’accertamento con adesione e transazione fiscale per tutte le tasse e tributi fino a 1 milione di euro.